LA SECONDA MONTAGNA

Riprese le forze, il nostro giovane Maestro vorrebbe ripartire. Ma la sosta nel Tempio si trasforma ancora una volta in una prova di pazienza. Nonostante il suo ardente desiderio di riprendere il cammino, egli, se non vuol compromettere tutto il lavoro già svolto, deve saper attendere serenamente il momento giusto.

Poi, finalmente, può continuare il viaggio ed affrontare la salita della Seconda Montagna, l’altissima Montagna della RESURREZIONE.

Qui non si tratta più di iniziazioni o di prove: adesso egli deve compiere, con tutte le facoltà, i poteri e gli strumenti a sua disposizione per il vero lavoro profondo e per l’eliminazione concreta e definitiva dell’Ego. Dotato di ali e di spada fiammeggiante, alla guida dei suoi Veicoli di Luce fisici, animici e spirituali [FISICI: Corpo Fisico, Vitale, Astrale, Mentale. ANIMICI: Corpo Causale, Budhico, Atmico. SPIRITUALI: i tre Kaja.], il nostro viaggiatore avanza nella parte più dura del lavoro interno acquisendo sempre maggior consapevolezza ed esperienza. Nove sono le grandi tappe della sua scalata, e nove sono i GRADI DI MAESTRIA che egli raggiunge. Ogni tappa è un intero pianeta da esplorare, conoscere e conquistare. Calandosi nei MONDI INFERNI di Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno (la "NONA SFERA"), cercandone dentro se stesso gli aspetti infraumani e successivamente distruggendoli, egli si guadagna il diritto di prendere possesso dei rispettivi CIELI, passando via via dalla condizione di ANGELO (Cielo della Luna) a quello di SERAFINO (Cielo di Nettuno o Empireo).

Il possesso del pianeta Venere ed il conseguente distacco da ogni lusinga del mondo fa sì che egli possa incarnare nuovamente, e questa volta non in modo simbolico, il Dramma Cosmico del Cristo Intimo, che NASCE IN LUI CONCRETAMENTE. L’Iniziato nasce di fatto, assieme al Cristo Intimo, una seconda volta e va ad aggiungersi alla schiera dei "due volte nati". Ovviamente, il Cristo in lui è ancora piccolo, solo un piccolo embrione, ma fatto d’ ORO PURO IMMORTALE ("EMBRIONE AUREO").

Nonostante questo straordinario evento, l’avanzata nella Seconda Montagna è costellata da tali difficoltà che ogni impresa, ogni pianeta conquistato, ogni nuovo Grado di Maestria raggiunto comporta sempre una sovrumana fatica.

Ma le Nove Muse lo assistono e lo rincuorano, assieme a tutte le Gerarchie.

Giunto al pianeta Saturno, il nostro Maestro, dopo aver sperimentato concretamente il Dramma Cosmico attraverso la Passione del Cristo Storico, muore in croce per il mondo. Ma è solo una morte apparente, che sembra tale soltanto a chi non sa vedere. Ben presto, infatti, ed in modo altrettanto concreto, egli "RISORGE" nel suo CORPO GLORIOSO D’ORO PURO. Adesso può, a buon diritto, definirsi un MAESTRO RISORTO, anche perché gli ultimi due pianeti gli consentono di conseguire la PIETRA FILOSOFALE e L’ELISIR DI LUNGA VITA, simbolo dell’immortalità.

  • La PIETRA, conseguita con i lavori della Seconda Montagna, rappresenta il SESSO. Il sesso è pietra di salvezza, ma anche pietra di inciampo per il lavoro interno (vedi più avanti, nel capitolo dedicato al Secondo Fattore). Anche in queste altissime fasi del lavoro, ed in quelle successive, un Maestro puo' tradire l'Opera "scagliando la pietra".
  • Per quanto riguarda l' ELISIR DI LUNGA VITA, il riferimento è al Sacro Graal, nel ciclo della Tavola Rotonda.
  • Giunto alla fine della Seconda Montagna, divenuto un Serafino, egli entra nel primo livello dell’Empireo e prende possesso della propria Monade Manifestata incarnando il Terzo Logos, lo Spirito Santo. Quando entra nel secondo tempio a riposare, ha eliminato il 75% dei suoi Ego.

     

     

    LA TERZA MONTAGNA

    E’ un dio vivente colui che si accinge a scalare la Terza Montagna, la Montagna dell’ ASCENSIONE. Apparentemente, l’Ego è sconfitto: il lavoro precedente sui nove pianeti ha permesso all’Iniziato di eliminare da se stesso la parte visibile dei suoi Aggregati psichici. Adesso egli dovrà perfezionarsi ancora, ed estirparne le radici discendendo negli Inferni di Plutone.

    La strada della Terza Montagna è particolarmente difficile ed insidiosa. Gli IO-CAUSA [chiamati anche "peccati dell’anima" o "memoria dell’Ego"], infatti, si nascondono ovunque ed assumono perfino l’aspetto più santo ed innocente. Scovarli, riconoscerli ed eliminarli definitivamente con l’aiuto della straordinaria forza del Cristo Intimo è precisamente il compito di colui che intraprende il cammino della massima perfezione e che procede verso la liberazione totale.

    Quest’opera si compie attraverso le tre ultime "fatiche di Ercole". Per tre volte il Maestro Risorto deve calarsi ancora negli inferni di tutti i pianeti, nel cuore di Plutone, e per tre volte deve riemergerne vittorioso. La prima volta per incarnare il Cristo Cosmico; la seconda per incarnare il Padre.

    Ma così ancora non è salvo, ancora può precipitare nell’abisso per qualche ombra di peccato che risiede nascostamente in lui. Solo quando risale vittorioso per la terza volta può considerarsi LIBERATO e, ascendendo alla regione dell’Immanifestato, ritornare all’Assoluto (AIN SOPH) perfettamente autorealizzato e nel pieno possesso della propria Monade.

    Ora egli è nel Regno dell’Unica Legge, la legge dell’Amore e del Libero Arbitrio. Là da dove era partito Egli è ritornato con Maestria. Decidere di restare è un Suo diritto, ma è Suo diritto anche decidere di rientrare nella Manifestazione per il bene della Loggia Bianca. Come già il Maestro IESHUA BEN PANDIRA [Il nome esoterico del Maestro Gesù] fece nei confronti del pianeta Terra, anch’Egli può decidere con Volontà Cosciente di reincarnarsi in un Corpo Fisico, sacrificandosi per la salvezza di una qualsiasi umanità.

     

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